Attese 15mila persone alla parata sul lungomare la sera del 30 luglio, preceduta da una “road to Pride” ricca di eventi culturali, performance, spettacoli e iniziative. Tra gli ospiti l’autore Fabio Canino
Nasce sotto il sole riminese un evento culturale del tutto originale nel panorama Europeo. Sono attese 15mila persone la sera di sabato 30 luglio a Rimini per il Summer Pride, primo gay & lesbian Pride generalista europeo che si terrà sul lungomare. Una festa aperta a tutti, un evento culturale e musicale di alto sentimento che vuole innescare un nuovo modo di chiedere diritti e riconoscimenti, una manifestazione politica e sociale tesa a rivendicare i valori di uguaglianza di ogni persona e dei legami affettivi e familiari. E il Rimini Summer Pride non coinciderà solamente e non si esaurirà con la parata, alla quale si giungerà seguendo una “road to Pride” ricca di eventi culturali, performance, spettacoli e iniziative.
La marcia parte idealmente giovedì 23 giugno con lo spettacolo teatrale “CQ – Carosello Queer” con la regia di Luca Forestani, in prima rappresentazione alle 21 al Teatro degli Atti. La compagnia Cogliantrotti 21/2 (Rossella Cabiddu, Silvia Fabbri e Michele Zaccaria) mette in scena uno spettacolo sui generis sui tanto dibattuti temi di genere, affrontati con sfacciata ironia e sarcasmo, in un cabaret brillante e a tinte forti, che sfida i binari imposti al genere teatrale ma senza temere di confrontarsi con gli aspetti più drammatici nell’attualità.
Venerdì 24 giugno sempre al Teatro degli Atti alle 21, Fabio Canino presenta il suo libro “Rainbow Republic”. Cosa succederebbe se un giorno la Grecia venisse progressivamente acquistata e occupata dalla comunità omosessuale globale e diventasse una repubblica gay? Canino racconterà la sua visione distopica di una Grecia trasformata, appunto, in Repubblica “Rainbow”, dialogando spiritosamente con Valentino De Bortoli (esperto di economia del turismo). Insieme alla live performance del “Tunga goes to Rainbow republic” (che metterà in scena alcune situazioni raccontate nel libro inframmezzandole alla presentazione) si svilupperà un discorso semiserio, ricco e brillante.
Sabato 9 luglio in collaborazione con la rassegna cinematografica degli Agostiniani, la proiezione del film “Carol” di Todd Haynes, tratto dal romanzo “The price of salt” di Patricia Highsmith, primo romanzo di argomento lesbico della letteratura americana del dopoguerra.
Sabato 16 luglio all’Ala nuova del Museo della Città (via Tonini, Rimini) il vernissage di “Home – festa tra amici per Pride”, edizione speciale per il Summer Pride dell’associazione culturale Voluntas con performance musicali, azioni teatrali, esposizione di artisti locali e di rilievo internazionale, che declineranno a loro sentire il tema dell’amore in tutte le sue forme e dell’uguaglianza dei diritti. Le opere resteranno esposte per due settimane.
Giovedì 28 luglio appuntamento con un aperitivo informativo sul tema della salute in collaborazione con la Croce Rossa provinciale di Rimini, mentre nel pomeriggio di venerdì 29 si terrà un incontro con rappresentanti dell’Istituto Superiore della Sanità, della Croce Rossa, dell’università, della politica, delle istituzioni e delle associazioni sul tema della prevenzione e della salute.
La parata Rimini Summer Pride, primo pride della Riviera, la sera di sabato 30 dall’ora dell’aperitivo in stile riminese si snoderà sul lungomare (fra piazzale Benedetto Croce e piazzale Boscovich) con animazione e carri delle associazioni, e si concluderà con ospiti, musica, performance e spettacoli in piazzale Fellini.
Lo spirito dell’iniziativa
A emblema della disposizione universale all’evento, il Comitato organizzativo è composto di persone di entrambi i sessi e di tutti gli orientamenti sessuali che si sono aggregati intorno alla proposta iniziale di Arcigay Rimini. Sono professionisti che mettono a disposizione le loro competenze e il loro talento per la migliore riuscita del Rimini Summer Pride.
“Rimini Summer Pride dipinge il quadro delle richieste di riconoscimento delle persone LGBTI con le tinte calde dell’estate e con i contorni dei suoi tratti simbolici – spiega Marco Tonti, presidente del Comitato Summer Pride e presidente e fondatore di Arcigay “Alan Turing” Rimini -. È al tempo stesso innovativo e tradizionale, identitario e inclusivo, perché pur sostenendo la sua posizione LGBTI la associa alla naturale apertura e allegria estiva. E’ la festa degli spiriti leggeri, il compleanno della conquistata libertà: tutti sono invitati a festeggiare con noi. Eventi di questo tipo, basandosi sull’esempio degli alti contenuti culturali e artistici, intendono fare la differenza e contribuire al benessere e alla serenità di tante persone e imprimere una svolta culturale all’Italia in una direzione più accogliente, rispettosa e all’insegna della libertà di essere se stessi”.
Perché Rimini
“Come scrisse Camus: La poesia provoca l’azione, e il sogno la realizza. E Rimini è la città dove i sogni possono diventare realtà – continua Tonti -. Rimini è indiscutibilmente la capitale europea di questa idea di estate, una meta simbolica per generazioni di persone da tutto il mondo. È la città di “Amarcord” e luogo di nascita di Federico Fellini; è il posto dell’amore tormentato e fatale tra Paolo e Francesca cantato da Dante; è dove Giulio Cesare ha dichiarato guerra a Roma. Rimini possiede inoltre, insieme a millenni di storia e cultura, una capacità ricettiva turistica di prim’ordine. Rimini Summer Pride vorrebbe anche fare riflettere sulla pink economy: noi che del turismo siamo la capitale europea e che quest’anno ospiteremo l’Expo del turismo LGBT non possiamo farci sfuggire questo tesoro, un turismo che solo in Italia vale 2,7 miliardi di euro. Esiste un vero ‘turismo dei Pride’, composto dalle numerose persone che seguono le manifestazioni organizzate nelle varie località. Per Rimini Summer Pride stiamo approntando appositi pacchetti turistici viste le presenze attese”.
Rimini è tra l’altro gemellata con Fort Lauderdale in Florida, dove si tiene un importante Summer Pride.
Perché “Pride”, orgoglio?
“Perché il 28 giugno 1969 ha segnato lo spartiacque di come le persone gay e lesbiche hanno cominciato a percepirsi nella società. Non più succubi, non più “sbagliati”, non più emarginati ma da quel giorno sempre più cittadini a pieno titolo, sempre più parte piena e degna della società. Molti Paesi, a partire dalla Danimarca nel 1989, hanno riconosciuto questa dignità legittimando e dando diritti a forme di convivenza accessibili alle famiglie omosessuali. Da allora molta strada è stata compiuta, e in molti Paesi occidentali in Europa e nelle Americhe ormai è riconosciuta la piena uguaglianza matrimoniale.
È arrivato il momento anche per l’Italia di passare dall’inverno della completa assenza di diritti per le persone Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transessuali e Intersessuali (LGBTI) a una stagione di riconoscimento delle famiglie omosessuali con lo strumento delle unioni civili. Uno strumento imperfetto e incompleto, privo di tutele per i figli delle famiglie omosessuali, ma che segna una base fondamentale di tutela e riconoscimento.
In nessun momento come in questo si può cambiare in meglio le vite di milioni di gay e lesbiche di questo Paese e dei loro amici e familiari. Molte aziende hanno deciso di fare la loro parte dichiarando il loro sostegno alle politiche di riconoscimento e tutela delle persone LGBTI, per esempio Google, Coop, Ikea, Coca-Cola, Absolut, Ceres, Mentos, Star, Yamamay, Orogel e molte altre”.