Sotto l’ombrellone l’alternativa ai “talent show”
“I colori dei miei guai” di Alessandro Coli scelta da Publiphono per il lancio delle trasmissioni in riviera. Il direttore artistico: «Tantissimi ci chiamano per sapere di chi è il brano»
Riccione, 26 luglio 2012 – La spiaggia torna al centro della musica, trampolino di lancio di giovani artisti e delle canzoni dell’estate. Publiphono, la celebre agenzia di diffusione di informazioni dell’arenile, ha scelto il brano di un promettente cantautore romagnolo come sigla delle trasmissioni diffuse ogni giorno dagli altoparlanti sull’arenile. L’interesse e la curiosità dei bagnanti e dei turisti sono stati immediati: nella redazione dell’agenzia sono fioccate le richieste di informazioni, sia sul brano, sia sul suo misterioso interprete.
«Tra i tanti emergenti ho scelto Alessandro Coli – spiega il direttore artistico Marco Corona – perché la sua canzone mi è piaciuta subito, e quando ho saputo che l’autore ha solo 15 anni mi sono fatto trasportare ancora di più dall’entusiasmo».
Il brano che sta suonando attraverso le trombe di Publiphono si intitola “I colori dei miei guai”. «A differenza di altre canzoni il titolo non viene annunciato – prosegue Corona -: abbiamo voluto farla ascoltare al nostro pubblico e verificare se, allo steso modo in cui ha colpito noi, potesse suscitare lo stesso interesse anche in una platea trasversale come quella di Publiphono. E’ stato come un doppio ritorno al passato, quando la gente chiamava in radio per chiedere di chi fosse un brano musicale e Publiphono era il mezzo per lanciare nuove canzoni».
I nuovi talenti si fanno così conoscere direttamente dal pubblico, sotto l’ombrellone, senza passare per i “talent show”. Seguendo la formula che negli anni ’60 lanciava l’artista dal proprio territorio di origine, l’agenzia di diffusione di informazioni dell’arenile ha pensato quest’anno di trasmettere in esclusiva le performance canore di Alessandro Coli, originario di Santarcangelo. Proprio come Celentano, che partì dalla sua casa di via Gluck a Milano alla conquista delle hit parade, o Albano Carrisi dalla sua Cellino San Marco, sino ad arrivare a metà degli anni ’90 con gli 883, partiti dalla periferia milanese. Un progetto che, riscoprendo la vicinanza tra pubblico e artista, ha l’ambizione di mettere nella valigia del turista, oltre che “piadina e souvenir”, anche il ricordo di una canzone delle vacanze.
Un’iniziativa che rievoca i successi di quello che fu Un disco per l’estate, la kermesse che impresse per sempre nella memoria del pubblico le dolci note di “Luglio” di Riccardo del Turco. Il 45 giri restò in classifica tra i primi dieci per ben quindici settimane. Grande cassa di risonanza fu la Riviera romagnola che, con i suoi tanti stabilimenti balneari, ha lasciato scandire il tempo dell’estate proprio ai brani della gara musicale di Saint Vincent. Le radio e, soprattutto Publiphono, il circuito di filodiffusione che accompagna le attività dei bagnanti, hanno fatto conoscere le canzoni estive a turisti italiani e stranieri. Dalla Romagna, i brani che spesso avevano fatto da colonna sonora ad una storia d’amore o a un’avventura sotto l’ombrellone venivano portati in tutte le città. I cantanti degli anni ‘60 italiani ottenevano grazie a questo meccanismo grandissimi risultati anche in termini di vendite.
Il legame tra la Riviera e “Un disco per l’estate” si è andato poi a consolidare a metà anni ‘90, quando piazzale Roma di Riccione ha prestato la scena alla manifestazione musicale. Nel 1995 il palcoscenico di Riccione consacrò ad esempio gli “Articolo 31” e il loro pezzo “Maria Maria”, divenuto immediatamente il tormentone dell’estate.
Nella foto Marco Corona, direttore artistico di Publiphono Riccione