Domani sera la consegna ufficiale del riconoscimento in occasione di “Romagna mia – Una sinfonia per tutti”
Per descrivere il suo genere musicale ha inventato un termine che è entrato a far parte del dizionario italiano: “Liscio”. Nel 1978 ne ha fondato il “tempio”, la “Ca’ del liscio”. E del liscio è diventato il re indiscusso. Domani sera Raoul Casadei sarà “incoronato” con la consegna di un riconoscimento ufficiale alla carriera in occasione di “Romagna mia – Una sinfonia per tutti”, il galà con oltre 300 artisti che al Palacongressi di Rimini celebrerà il liscio fondendo la tradizione folk con la musica sinfonica.
Intanto Raoul e il figlio Mirko, a cui ha passato il testimone dell’Orchestra Casadei, hanno già portato la Romagna e il liscio su tutti gli schermi televisivi. Una “maratona” che li ha visti in questi giorni protagonisti a “Mattino 5” su Canale 5 con Federica Panicucci, a “Unomattina” su Rai 1, a “Detto Fatto” con Caterina Balivo su Rai 2, a “Liscio come l’olio” su E’TV, fino all’appuntamento di oggi a “Quelli che il calcio”, il programma condotto da Nicola Savino, in onda su Rai 2.
Raoul Casadei ha iniziato a collaborare fin da ragazzino con lo zio Secondo Casadei, unendo poi la professione di maestro elementare (esercitata per 17 anni) ai concerti con lo zio nei fine settimana e scrivendo le più belle canzoni della tradizione romagnola. Nel 1972 Raoul prende in mano ufficialmente l’Orchestra, la ringiovanisce e la rinnova con musicisti e showmen di alto livello. La canzone che segna l’inizio della sua grande carriera è Ciao Mare, che in breve tempo arriva in vetta alle classifiche diventando una hit. Fra gli innumerevoli brano scritti con lo zio Io cerco la morosa, La Mia Gente, San Marino Good Bye, Ritorna a Rimini, il Passatore, Appassiuneda, Nadel in Rumagna.
Nel libro “Bastava un grillo (per farci sognare)”, edito da Piemme e scritto insieme a Paolo Gambi, Raoul raccontata la sua esperienza negli anni ’60, prima bambino durante la guerra, poi maestro di scuola in una Puglia difficile da vivere, fino all’avventura da musicista vicino allo zio Secondo, fondatore dell’Orchestra Casadei. Fu lo zio Secondo a regalare a Raoul la sua prima chitarra, un invito a seguire le sue orme. Raoul era il suo delfino e gli fu sempre accanto. Quando Secondo Casadei se n’è andato, i romagnoli “a furor di popolo” hanno voluto che Raoul portasse avanti l’Orchestra Secondo e Raoul Casadei. Del ’73 la musica dei Casadei è diventata nazionale, grazie a successi come Ciao Mare, Romagna Mia, Simpatia, La Mazurka di periferia, fino alla Musica Solare, Simpatici Italiani e Romagna Capitale.
Oggi Raoul ha passato il testimone al figlio Mirko, nato come lui sotto il segno del leone, esattamente 9 mesi dopo la scomparsa del maestro Secondo Casadei. Dal duemila ha debuttato sul palcoscenico dell’Orchestra Casadei, diventata la Mirko Casadei Beach Band. Con lui si fa strada una nuova linea pop-folk: aggiunge una energica sezione fiati, la fisarmonica diventa ritmica, le chitarre mediterranee si miscelano con quelle hawaiiane, i cori si avvicinano alle atmosfere dei calienti beach party. Il pop-folk che caratterizza la musica Mirko è un genere divertente e genuino che attinge alle radici del folk e si avvicina alla musica pop nei suoni e nel linguaggio. Vanta collaborazioni importanti, tra cui quella con Kid Creole and The Coconuts e col gitano Mario Reyes dei Gipsy King Family. Con Mirko la musica dei Casadei è arrivata anche all’estero, con tour da Cuba all’Australia, dal Brasile all’Argentina, da Kiev a Parigi, da Londra a Sofia.
Sul palco di “Romagna mia – Una sinfonia per tutti”, domani sera al Palacongressi di Rimini, Mirko & l’Orchestra Spettacolo Casadei eseguiranno i successi più amati. Apertura naturalmente con Romagna mia, per proporre poi i medley di Il liscio 70, Romagna e sangiovese, Simpatia!, Ciao mare, la Mazurka di periferia, Un bès in biciclèta, La nostra orchestra, accompagnati dai balli della Nazionale master Romagnola.