Nuovo corso per il rilancio del Porto di Vallugola. Un cambio di gestione che parte con in cantiere grandi progetti di rinnovamento delle strutture e dei servizi a favore dei turisti e diportisti della piccola baia. Sono in fase di sistemazione anche le piccole frane delle settimane scorse, in modo che l’intera struttura sia perfettamente pronta e fruibile all’avvio della stagione estiva. Per essere pronti all’estate sono già in corso il rifacimento degli ormeggi e la sostituzione delle scalette, mentre sono in programma a breve i lavori di ristrutturazione dei bagni a servizio degli utenti e il dragaggio dell’imboccatura del porto per assicurare la piena accessibilità delle imbarcazioni. A questi primi interventi seguirà l’attuazione di ulteriori progetti di riqualificazione più profonda da sviluppare negli anni. Nel programma di rilancio del pittoresco porto di Vallugola c’è infine l’organizzazione di eventi che si svolgeranno a partire dalla prossima estate.
Cambio di gestione anche per il ristorante–bar del Porto di Vallugola, che passerà ad Antonio Angelini e si chiamerà “Locanda del porto”.
Il Porto di Vallugola offre ormeggio a 150 imbarcazioni, tutte protette grazie a un molo frangiflutti e un molo di sottoflutto. L’imboccatura misura 20 metri di larghezza. Numerosi i servizi offerti: energia elettrica e acqua in banchina, parcheggio e wi-fi gratuiti, piazzale per stazionamento a secco, squero, alaggio e gru da 5 tonnellate, assistenza all’ormeggio, spiaggia attrezzata e sommozzatore.
Il Porto di Vallugola ricalca l’antico porto commerciale in uso già al tempo dei Greci e che ebbe uno sviluppo costante, grazie alla prossimità con la via Flaminia, durante il periodo Romano fino al Rinascimento. I ritrovamenti di vasi attici del V secolo a.C. intorno al porto testimoniano che nel piccolo attracco approdavano navi elleniche che risalivano il mare Adriatico. A conferma che la zona era già nota al tempo dell’antica Grecia, un’epigrafe sopra la collina di Vallugola racconta dell’esistenza di un tempio dedicato a Giove Sereno, a protezione dei naviganti. Le origini di Vallugola si intrecciano tra storia e leggenda, creando ancora più suggestione e fascino per questo luogo dall’incantevole bellezza naturalistica. Nel corso degli anni i reperti archeologici casualmente riportati alla luce impigliati nelle reti dei pescatori, o durante qualche immersione subacquea, hanno contribuito a rafforzare il mito della città sommersa di Valbruna. La leggenda, che si tramanda nella tradizione orale, narra che la città scomparsa sarebbe stata sommersa in seguito a una calamità naturale, facendo perdere la sua memoria nella storia.
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