Al termine di anni di faticosa ricerca, rintracciata in Spagna dopo aver letteralmente attraversato l’Europa nel corso degli ultimi quattro secoli, torna a Rimini la pregevolissima stampa della I edizione (1625) del poema epico-cavalleresco “di Aquilea Distrutta” di Belmonte Cagnoli.
Autore dell’eccezionale ritrovamento è Maurizio M. Taormina, studioso, ricercatore, scrittore e presidente dell’associazione PonteTraRivi, che ripercorre come è avvenuto il recupero di un pezzo importante di storia riminese. Lo stesso Taormina ha tratto dall’opera di Belmonte Cagnoli un adattamento teatrale che debutterà venerdì 15 settembre a Trarivi (Montescudo-Monte Colombo) con la partecipazione straordinaria della Compagnia Ippogrifo con il teatro di Pupi Siciliani della famiglia Cuticchio.
Affiancherà la rappresentazione una mostra della I edizione, della copia dei materiali ritrovati e delle medaglie coeve di proprietà del Comune di Montescudo-Monte Colombo.
“Abate, poeta, accademico, cortigiano, montescudese di nascita (1565), Belmonte Cagnoli si forma negli studi di legge tra Rimini e Forlì – racconta Taormina – per poi completare la propria ‘educazione umanistica’ a Padova presso la corte del Cardinale Marco Cornaro. Insoddisfatto e irrequieto, in perfetta sintonia con lo spirito del tempo, fugge a Roma, dice inseguito e minacciato da familiari di gentil donna invaghita dello stesso”.
“A Roma partecipa attivamente alle attività dell’Accademia degli Humoristi, la più importante tra le neo nate Accademie, brillando con versi satirici in compagnia dei più noti Tassoni, Guarini, Rossi detto l’Eritreo, Tasso e G.B. Marino e di pittori come Caravaggio, Annibale e Antonio Carracci”.
“La sua opera, probabilmente più importante è ‘di Aquilea Distrutta’, scritta e data alle stampe durante il periodo di servigi alla corte della Serenissima Repubblica di Venezia. La pregevolissima stampa della I edizione, 1625, presso Francesco Baba, stampatore ufficiale della Serenissima, è stata di fatto dispersa tra biblioteche reali e successive vendite antiquarie. Finalmente dopo anni di faticosa ricerca, rintracciata in Spagna, torna a Rimini dopo aver letteralmente attraversato l’Europa nel corso degli ultimi quattro secoli”.
“Lo splendore dell’opera non giustifica l’oblio nel quale è stata finora confinata – sottolinea ancora lo studioso -. Moderna accattivante, con tratti di singolare originalità anche rispetto ai ‘grandi’ e noti della letteratura epico-cavalleresca.
Venti capitoli densi, che parlano del conflitto tra occidente e oriente, della distruzione di Aquileia da parte degli Unni di Attila, di Rimini, del mediterraneo come universo unico popolato da genti simili, di naufragi (guarda un po’) e dell’eterna lotta tra il bene e il male, stavolta combattuto da un’audace regina”.
“Una grande sorpresa che premia anni di ricerche – evidenzia Taormina -, grazie alle quali sono stati rinvenuti materiali inediti che riguardano la vita del grande poeta riminese conservati nei fondi antichi della Biblioteca Gambalunga, e che consente di dar luce, per la prima volta, dopo quattro secoli, a un primo adattamento dell’opera, che ne contestualizza l’attualità e con la straordinaria partecipazione della Compagnia Ippogrifo della famiglia Cuticchio con il teatro di Pupi Siciliani inseme alle voci dei narratori dell’Associazione PonteTraRivi”.
Appuntamento venerdì 15 Settembre nella Chiesa della Pace di Trarivi di Montescudo (via Cà Bartolino, 7,): alle 21 visita guidata alla mostra; alle 21.30 il sipario si apre su “Il Drago, La Regina e il Monsignore” adattamento, a cura di Maurizio M. Taormina da “Aquilea Distrutta” di Belmonte Cagnoli.
Ingresso su prenotazione Whatsapp 3355868262
La locandina dell’iniziativa è stata realizzata dall’artista riminese Pier Paolo del Bianco.
A cura di: Associazione PonteTraRivi – Compagnia Ippogrifo di Cuticchio
Con il patrocinio di: Museo della linea Gotica Orientale – Comune di Montescudo Monte Colombo – Rimini Capitale della Cultura – Provincia di Rimini