Il 13 novembre a Ravenna il primo congresso di Legacoop Romagna

di Fucina

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Sta per compiere un anno di vita Legacoop Romagna, l’Associazione nata dall’impegno congiunto delle cooperative di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. L’assemblea congressuale che si terrà il 13 novembre al Cinema City di Ravenna rinnoverà gli organi sociali confermando un’Associazione forte e coesa, nonostante la lunghissima crisi economica e il ruolo di apripista assunto a livello regionale e nazionale.

I lavori saranno aperti alle 8,30 dal saluto del Sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci. Seguiranno le relazioni del presidente uscente, Giancarlo Ciaroni e l’intervento del presidente di Legacoop Emilia-Romagna, Giovanni Monti. Dopo il dibattito le conclusioni toccheranno al presidente di Legacoop Nazionale,Mauro Lusetti. Alle 12 prenderà il via la sessione che porterà all’elezione dei nuovi organismi interni. La nostra socia fondatrice Giorgia Gianni sarà membro del gruppo di presidenza dell’assemblea.

«La nascita di Legacoop Romagna ha rappresentato un evento di portata storica in assoluta coerenza coi tempi, con le logiche di più ampio confine e con le prospettive che ci siamo dati per il futuro. Questo si traduce in maggiore qualificazione, più incisiva rappresentatività e razionalizzazione responsabile delle risorse», dice il presidente uscente Giancarlo Ciaroni.

 

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«Penso che con Legacoop Romagna abbiamo fornito un contributo unico. L’obiettivo primario che ci siamo dati – prosegue Ciaroni – è stare dalla parte delle cooperative, tutelandole e rappresentandole in ogni occasione. In meno di dodici mesi credo che abbiamo raggiunto questo obiettivo, anche se davanti a noi – e non è ancora finita – c’è la crisi più drammatica dal Dopoguerra. Noi abbiamo messo in campo tutti gli strumenti che sono possibili per un’associazione di imprese e le cooperative hanno reagito come sempre, cercando di tutelare prima di tutto l’occupazione. Purtroppo il mercato è condizionato da comportamenti anomali contro cui ci battiamo strenuamente, dalla concorrenza sleale delle cooperative spurie al ricorso da parte del committente pubblico degli appalti al massimo ribasso, magari mascherati in modo creativo».

 

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