Cinque tappe per celebrare la Giornata internazionale della donna
Donne e lavoro: un binomio virtuoso in Emilia-Romagna, un tema che sarà approfondito dalla Regione in occasione della Giornata internazionale della donna, che ricorre in tutto il mondo l’8 marzo. Il quadro regionale descrive una situazione sostanzialmente positiva e proprio su come valorizzare il lavoro delle donne si focalizzerà un format sostenuto dalla Regione con dibattiti, riflessioni e un cortometraggio. La prima tappa si svolgerà a Rimini venerdì 8 marzo con successive repliche in altri quattro capoluoghi emiliano-romagnoli: Modena (19 marzo), Forlì (28 marzo), Bologna (2 aprile) e Ravenna (3 aprile).
L’iniziativa è stata presentata questa mattina in Regione dall’assessora regionale alle Pari opportunità Emma Petitti. Erano presenti anche la responsabile del Coordinamento donne Acli Rimini Annamaria Semprini e la regista e autrice del cortometraggio “Mamme fuori mercato” Pj Gambioli.
Il progetto
L’obiettivo è quello di sensibilizzare al problema della discriminazione delle donne in ambito lavorativo, promuovere la diffusione di buone pratiche in materia di conciliazione dei tempi e di welfare aziendale, valorizzare la leadership femminile, le competenze delle donne anche all’interno delle aziende, far conoscere, attraverso esperienze concrete, le pratiche virtuose per consentire alle donne di conciliare i tempi di vita con quelli di lavoro, valutare nuovi progetti sulla base delle esigenze manifestate dalle donne lavoratrici.
Il tutto attraverso momenti di confronto e dibattito e la proiezione del cortometraggio “Mamme fuori mercato” che racconta come ancora oggi le donne madri debbano affrontare non poche difficoltà per collocarsi nel mondo del lavoro. Il cortometraggio è stato realizzato nel 2018 dall’Associazione Culturale Janas in collaborazione con la United Women Production, scritto e diretto dalla regista Pj Gambioli (responsabile di produzione Monia Cappiello), girato fra Rimini e Santarcangelo di Romagna. Il format è promosso da Acli provinciale Rimini e Coordinamento donne Acli Rimini, in collaborazione con l’associazione culturale Janas e United Women Production.
Il programma della prima tappa a Rimini
Il format “Donne e Lavoro” è quello di un talk show in cui si alterneranno letture, performance artistiche e musicali, proiezioni e momenti di approfondimento e dibattito. Alle 17.30, dopo i saluti istituzionali di apertura, è previsto un reading di testi con l’attrice Maria Costantini, accompagnato dalla performance di sand art di Mauro Masi.
Alle 18 il talk con gli interventi dell’assessora Emma Petitti, la giuslavorista Claudia Labate, la segretaria generale Nidil-Cgil Rimini Alessandra Gori, il direttore ‘Tre -Tutto Rimini Economia’ Primo Silvestri, moderati dalla giornalista Simona Mulazzani, accanto a testimonianze di donne lavoratrici e imprenditrici.
Alle 18.45 prima visione del cortometraggio “Mamme fuori mercato”, sulle difficoltà delle donne madri a collocarsi nel mondo del lavoro. Alle 19.30 conclusione dell’evento con il concerto-reading “Femminile plurale” di Niconote e l’aperitivo finale.
“Quest’anno – spiega l’assessora regionale alle Pari opportunità Emma Petitti – abbiamo scelto di puntare sul tema del lavoro delle donne, della valorizzazione delle risorse, dei talenti e delle competenze delle donne, favorendo la conciliazione perché le politiche volte a sostenere l’equilibrio tra tempi per la famiglia e tempi per il lavoro rappresentano una questione strategica per il perseguimento degli obiettivi di sviluppo economico e occupazionale dell’Unione europea. La Regione Emilia-Romagna ha sempre posto particolare attenzione su questo aspetto, come dimostrano i dati positivi sull’occupazione femminile, possibili grazie anche allo storico impegno sui servizi educativi per la prima infanzia, al sistema di welfare e alle politiche per l’istruzione e la formazione professionale. Senza il supporto e la partecipazione delle donne, il raggiungimento dell’Agenda 2030 risulta un traguardo improbabile: il 5° dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile è “raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment di tutte le donne e le ragazze”.
Le donne e il lavoro in Emilia-Romagna
Nel 2018 in Emilia-Romagna risiedevano oltre 2 milioni 290 mila donne: il 51,4{c16a706c3aa7d5916460c6d80eaf9a19fee953312ac78da3fb8b8c2cb4a8fa55} dei circa 4 milioni 460mila residenti complessivi. Nel terzo trimestre del 2018, il mercato del lavoro in Emilia-Romagna, rispetto allo stesso periodo del 2017, mostra forti segnali di miglioramento. Gli occupati sono aumentati di 46 mila unità e i disoccupati diminuiscono di 33mila. Risultano occupate 2.015.000 persone di cui 1.124.000 uomini e 891 mila donne (per gli uomini il tasso di occupazione è del 77,9{c16a706c3aa7d5916460c6d80eaf9a19fee953312ac78da3fb8b8c2cb4a8fa55} mentre per le donne è 61,8{c16a706c3aa7d5916460c6d80eaf9a19fee953312ac78da3fb8b8c2cb4a8fa55}, più alto rispetto al dato italiano che è rispettivamente del 68,5{c16a706c3aa7d5916460c6d80eaf9a19fee953312ac78da3fb8b8c2cb4a8fa55} e 49,5{c16a706c3aa7d5916460c6d80eaf9a19fee953312ac78da3fb8b8c2cb4a8fa55}). Nel terzo trimestre 2018 erano attive oltre 85 mila imprese femminili, il 21,1{c16a706c3aa7d5916460c6d80eaf9a19fee953312ac78da3fb8b8c2cb4a8fa55} del totale delle imprese regionali, senza sostanziali variazioni rispetto allo stesso periodo del 2017. Diminuiscono le imprese femminili nel settore del commercio (particolarmente nel commercio al dettaglio) e le aziende agricole mentre un aumento importante si rileva per le imprese attive nelle attività professionali, scientifiche e tecniche.