Secondo quanto appreso, i sostegni più volte promessi alle imprese porterebbero infatti a un contributo medio di 3.700 euro per circa 3 milioni di imprese, ma molte piccole imprese che dovranno accontentarsi di 2000 euro. E’ una misura ampiamente insufficiente, una presa in giro per migliaia di imprenditori a cui sono stati imposti sacrifici pesantissimi. Una scarsità di risorse inaccettabile, evidente soprattutto per le imprese familiari, in media di minori dimensioni: sommando tutti i ristori, un’attività che fatturava 100mila euro nel 2019 e ne ha persi 80mila nel 2020 otterrà in tutto tra i 6 e i 7mila euro. E se per caso non avesse ricevuto le prime tranche, perché esclusa dal codice ATECO, riceverebbe in tutto appena 4mila euro: il 5{c16a706c3aa7d5916460c6d80eaf9a19fee953312ac78da3fb8b8c2cb4a8fa55} delle perdite.
Una cifra che non aiuterà certamente le imprese a sopravvivere, e neppure a coprire i costi fissi: non servirebbe nemmeno a pagare i costi relativi allo smaltimento dei rifiuti (peraltro non prodotti) dell’ultimo trimestre del 2020. Commercio non alimentare, ambulante e in sede fissa, bar ristoranti, imprese del turismo, organizzatori di eventi e del wedding, palestre e centri benessere, sono settori che occupano migliaia di addetti a cui è stato impedito di lavorare e produrre reddito con Decreti e Ordinanze e che adesso vengono ristorati con pochi spiccioli.
Alcuni progressi, nel provvedimento, ci sono. Ad esempio, l’inclusione delle attività nate nel 2019 e nel 2020, così come l’abbandono del codice ATECO come criterio per l’erogazione di contributi a fondo perduto – ora assegnati a tutte le imprese che abbiano perso almeno il 30{c16a706c3aa7d5916460c6d80eaf9a19fee953312ac78da3fb8b8c2cb4a8fa55} del fatturato. Ma l’allargamento della platea di beneficiari rende ancora più evidente quanto la dotazione del decreto sia esigua. I codici ATECO sono spariti, ma per le imprese anziché di sostegni possiamo parlare di sostegni placebo. Serve un vero cambio passo: è quello che ci aspettavamo. E purtroppo siamo stati delusi.
Anche il sistema dell’autocertificazione – in piena rivoluzione digitale – ci fa capire quanto siamo ancora lontani dal potere utilizzare con efficacia le banche dati di cui disponiamo: pare che la tracciabilità, su cui negli ultimi anni, funzioni solo in un senso.
Si proceda ad un’ulteriore manovra di scostamento di bilancio e per il 2021 si dia energia alle imprese con sostegni adeguati. Si potrebbero recuperare risorse anche dall’insieme di Cashback e Lotteria dello scontrino (4,7 miliardi in due anni), dal Bonus Vacanze (un flop, con 2 miliardi non spesi) e dagli altri Bonus che non hanno avuto successo, come quello per PC e Tablet. Intanto, serve subito un correttivo per le imprese di minore dimensione.