Ristobar di spiaggia, strutture turistiche e Hera insieme per dare nuova vita agli oli alimentari

Da olio vegetale esausto a biocarburante: economia circolare e collaborazione sono al centro del progetto HOVE

di Fucina

Gli oli vegetali delle fritture di pesce e delle patatine dei ristobar sulla spiaggia riminese diventano biocarburante per i veicoli. Gli operatori del Consorzio Ristobar Spiaggia Rimini di Confesercenti continuano il loro percorso di sostenibilità e tutela dell’ambiente con l’adesione al nuovo progetto HOVE (Hera per gli oli vegetali esausti) promosso dalla multiutility e dedicato alle attività commerciali per trasformare un potenziale rifiuto in una risorsa.
Economia circolare e coinvolgimento delle comunità locali sono al centro di HOVE, grazie al quale gli oli vegetali esausti consumati nelle cucine dei bar e ristoranti del Consorzio (che raggruppa 74 associati e rappresenta l’80% di tutti i ristoranti-bar dell’arenile riminese) peseranno meno sull’ambiente e potranno essere trasformati in biocombustibile. L’iniziativa del Gruppo Hera è rivolta infatti a tutte le imprese che producono oli vegetali esausti (cosiddetti O.V.E.) come risultato delle proprie lavorazioni, in particolare ristoranti, tavole calde, alberghi, industrie alimentari.
Per andare incontro alle esigenze delle singole imprese, il progetto HOVE prevede la possibilità di contenitori specifici, ritiro e trasporto personalizzato e consulenze tecnico-ambientali dedicate. La multiutility si occuperà della raccolta degli oli, valorizzandoli integralmente e conferendoli alla bio-raffineria ENI di Porto Marghera, dove verranno trasformati in biocarburante immesso nel gasolio ENI Diesel+. Questo sarà poi impiegato anche in alcuni dei mezzi operativi del Gruppo Hera.
La multiutility ha scelto la spiaggia di Rimini, il Consorzio Ristobar Spiaggia Rimini e il Consorzio operatori balneari Marina Riminese di Confesercenti anche per comunicare HOVE: trenta torrette dei marinai di salvataggio verranno caratterizzate con un’apposita cartellonistica che spiega al pubblico come verificare quali ristoratori e albergatori partecipano alla campagna di raccolta.
Per il Consorzio Ristobar Spiaggia Rimini di Confesercenti si tratta di un passo ulteriore verso una sempre maggiore sostenibilità ambientale, che si aggiunge al progetto “Noi green” per l’eliminazione della plastica monouso e la sua sostituzione con materiali riciclabili, alla promozione del riciclo con l’installazione sull’arenile di eco-compattatori per le bottiglie in Pet, e all’impegno costante nell’innovazione per una spiaggia plastic free.

Un processo sostenibile, tracciato e certificato
Il progetto HOVE rappresenta un vero e proprio esempio di economia circolare e di coinvolgimento attivo per realizzare progetti di valore nell’ambito della sostenibilità e della tutela del Pianeta. Entrambi aspetti su cui il Gruppo Hera si impegna da sempre, nella convinzione che la tutela del Pianeta passi anche dal riuso delle risorse e da una cooperazione attiva con le comunità locali.
Tracciamento e massima qualità sono al centro del progetto grazie alla certificazione da parte di un ente terzo, che garantisce la sostenibilità dell’intera filiera di trasformazione degli oli esausti della multiutility,  secondo lo schema nazionale dei biocarburanti e lo schema europeo ISCC (International Sustainability & Carbon Certification), in quanto il processo in tutte le sue fasi – dalla raccolta territoriale al pretrattamento fino alla produzione di biodiesel – genera emissioni di anidride carbonica dell’83% inferiori rispetto alla produzione di gasolio di origine fossile.
Del resto, in Italia la produzione media di O.V.E. è di circa 260.000 tonnellate ogni anno, di cui 70.000 provengono dalla ristorazione. Smaltirlo in modo non corretto può produrre danni ambientali. Come nel terreno dove inquina le falde acquifere e danneggia la flora, o nell’acqua dove può compromettere gli ecosistemi acquatici e nella rete fognaria dove può intasare le fognature e ridurre l’efficienza dei depuratori. Conseguenze ancora più dannose se si pensa, appunto, che è uno scarto che nasconde una preziosa risorsa, perché se adeguatamente raccolto e trattato può essere impiegata in nuove attività.

Anche i cittadini possono fare la loro parte
Di fianco al nuovo progetto HOVE per le attività, ricordiamo che da tempo anche i cittadini dei territori serviti dal Gruppo Hera possono contribuire a un corretto smaltimento dell’olio esausto prodotto nelle loro case, che rappresenta il 62% di quello complessivo. Un gesto importante per l’ambiente ma semplice nel quotidiano: basta raccoglierlo e conferirlo nelle colonnine stradali o alle stazioni ecologiche.
Tutte le informazioni per un corretto smaltimento sono disponibili anche tramite l’app gratuita per
smartphone e tablet il Rifiutologo.

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