Gran galà concerto di Natale con oltre 300 artisti
lunedì 23 dicembre 2013 ore 21 Palacongressi di Rimini
Una rappresentazione teatrale ai confini con il musical, un grande concerto evento dedicato alla nostra terra e alla musica di Secondo Casadei, lo “Strauss di Romagna”, le cui composizioni verranno celebrate da oltre 300 artisti, sia in maniera tradizionale attraverso i musicisti dell’Orchestra Folk Moreno il Biondo & Friends che radunerà i migliori interpreti e cantanti del liscio romagnolo, sia attraverso affascinanti contaminazioni e rivisitazioni classiche da parte dei 60 elementi dell’Orchestra Sinfonica Giovanile Luigi Cherubini diretta dal maestro Giorgio Babbini.
E’ Romagna mia – una Sinfonia per tutti, gran galà di Natale con oltre 300 artisti organizzato da Succi & Partners, in programma lunedì 23 dicembre alle 21 al Palacongressi di Rimini. Dopo aver portato con grande successo Ennio Morricone a Rimini lo scorso anno e Nicola Piovani a Santarcangelo questa estate, Gianni Succi è pronto a incantare nuovamente il pubblico con uno spettacolo che ancora una volta va oltre i canoni tradizionali.
Ospite d’onore della serata sarà Raoul Casadei, che introdurrà il figlio Mirko e l’Orchestra Spettacolo Casadei, in una parte del concerto che si preannuncia affascinante, facendo respirare agli spettatori lo storia del passaggio dal Folklore Romagnolo al Liscio, attraverso il connubio artistico e umano fra i due grandi Secondo e Raoul.
Altri special guest di grande richiamo, il fisarmonicista di fama internazionale Simone Zanchini ed i 65 coristi del Coro Lirico Città di Rimini “A. Galli”, mentre l’atmosfera della serata sarà resa ancora più coinvolgente ed emozionante dall’alternarsi di momenti di ballo liscio a inserti di danza classica in perfetto stile “viennese”.
Luogo dell’evento la Sala della Piazza del prestigioso ed elegante Palacongressi di Rimini, dove verrà allestita una platea di circa 4.000 posti a sedere in intima configurazione teatrale, al fine di rendere eccezionalmente confortevole la visione a tutti i presenti.
GLI ARTISTI
ORCHESTRA GIOVANILE LUIGI CHERUBINI
Fondata da Riccardo Muti nel 2004, l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini ha assunto il nome di uno dei massimi compositori italiani di tutti i tempi attivo in ambito europeo per sottolineare, insieme ad una forte identità nazionale, la propria inclinazione ad una visione europea della musica e della cultura. L’Orchestra, che si pone come strumento privilegiato di congiunzione tra il mondo accademico e l’attività professionale, divide la propria sede tra la città di Piacenza e il Ravenna Festival, dove ogni anno si rinnova l’intensa esperienza della residenza estiva.
La Cherubini è formata da giovani strumentisti, tutti sotto i trent’anni e provenienti da ogni regione italiana, selezionati attraverso centinaia di audizioni da una commissione costituita dalle prime parti di prestigiose orchestre europee e presieduta dallo stesso Muti. Secondo uno spirito che imprime all’orchestra la dinamicità di un continuo rinnovamento, i musicisti restano in orchestra per un solo triennio, terminato il quale molti di loro hanno l’opportunità di trovare una propria collocazione nelle migliori orchestre. “Dopo un’esperienza improntata alla gioia dell’imparare e scevra dai vizi della routine e della competitività – sottolinea Riccardo Muti – questi ragazzi porteranno con sé, eticamente e artisticamente, un modo nuovo di essere musicisti”.
In questi anni l’orchestra, sotto la direzione di Riccardo Muti, si è cimentata con un repertorio che spazia dal barocco al Novecento alternando ai concerti in moltissime città italiane importanti tournée in Europa e nel mondo nel corso delle quali è stata protagonista, tra gli altri, nei teatri di Vienna, Parigi, Mosca, Salisburgo, Colonia, San Pietroburgo, Madrid e Buenos Aires.
All’intensa attività con il suo fondatore, la Cherubini ha affiancato moltissime collaborazioni con artisti quali Claudio Abbado, John Axelrod, Rudolf Barhai, Dennis Russel Davies, Gérard Depardieu, Michele Campanella, Kevin Farrell, Patrick Fournillier, Herbie Hancock, Leonidas Kavakos, Lang Lang, Alexander Lonquich, Wayne Marshall, Kurt Masur, Krzysztof Penderecki, Giovanni Sollima, Jurij Temirkanov, Alexander Toradze, Pinchas Zukerman.
Il debutto a Salisburgo, al Festival di Pentecoste, con Il ritorno di Don Calandrino di Cimarosa, ha segnato nel 2007 la prima tappa di un progetto quinquennale che la prestigiosa rassegna austriaca, in coproduzione con Ravenna Festival, ha realizzato con Riccardo Muti per la riscoperta e la valorizzazione del patrimonio musicale del Settecento napoletano e di cui la Cherubini è stata protagonista in qualità di orchestra residente.
Alla trionfale accoglienza del pubblico viennese nella Sala d’Oro del Musikverein, ha fatto seguito, nel 2008, l’assegnazione alla Cherubini del prestigioso Premio Abbiati quale miglior iniziativa musicale per “i notevoli risultati che ne hanno fatto un organico di eccellenza riconosciuto in Italia e all’estero”.
Impegnativo e di indiscutibile rilievo, poi, il progetto che nel 2012 al Teatro Alighieri di Ravenna l’ha vista protagonista, sotto la direzione di Nicola Paszkowski, della trilogia verdiana: con la rappresentazione nel giro di tre sole giornate di Rigoletto, Trovatore e Traviata, tutte per la regia di Cristina Mazzavillani Muti. Un progetto che, posto a conclusione della XXIII edizione di Ravenna Festival, ha portato l’Orchestra ad esibirsi in una tournée approdata fino a Manama, ad inaugurare il nuovo Teatro dell’Opera della capitale del Bahrein.
La gestione dell’Orchestra è affidata alla Fondazione Cherubini costituita dalle municipalità di Piacenza e Ravenna e dalle Fondazioni Toscanini e Ravenna Manifestazioni.
L’attività dell’orchestra è resa possibile grazie al sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Camera di Commercio di Piacenza, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Confindustria Piacenza e dell’Associazione “Amici dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini”.
SIMONE ZANCHINI
Fisarmonicista tra i più interessanti e innovativi del panorama internazionale, la sua ricerca si muove tra i confini della musica contemporanea, acustica ed elettronica, sperimentazione sonora, contaminazioni extracolte, sfociando in un personalissimo approccio alla materia improvvisativa. Diplomato con lode in Fisarmonica classica al Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro con il maestro Sergio Scappini, esercita un’intensa attività concertistica con gruppi di svariata estrazione musicale (improvvisazione, musica contemporanea, jazz, classica).
Ha suonato in numerosi festival e rassegne in Italia, tra cui Clusone Jazz, Umbria Jazz, Tivoli Jazz, Time in Jazz Berchidda, Barga Jazz, Ravenna Festival, Rossini Opera Festival, Siena Jazz, Rumori Mediterranei Roccella Jonica; e nei più importanti festival internazionali in Europa ma anche in India, in Venezuela e in Giappone.
Vanta collaborazioni con molti musicisti di fama internazionale e di differenti estrazioni: Thomas Clausen, Gianluigi Trovesi, Javier Girotto, Marco Tamburini, Massimo Manzi, Tamara Obrovac, Krunoslav Levacic, Vasko Atanasovski, Paolo Fresu, Antonello Salis, Han Bennink, Art Van Damme, Bruno Tommaso, Ettore Fioravanti, Mario Marzi, Michele Rabbia, Andrea Dulbecco, Giovanni Tommaso, Gabriele Mirabassi, Frank Marocco, Bill Evans, Adam Nussbaum, Jim Black.
Dal 1999 collabora stabilmente con i Solisti dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, con cui compie regolarmente tournée in ogni parte del mondo. All’attività concertistica e di ricerca, Zanchini affianca anche quella didattica, tenendo workshop sulla fisarmonica e sull’improvvisazione. Dal 1996 ha pubblicato circa una vendita di dischi, tra cui Bebop Buffet (2006, Wide Sound) in duo con Frank Marocco; Meglio solo! (2009, Silta Records); Fuga per Art 5et (2009, Dodici Lune Records) tributo al suo grande maestro, Art Van Damme; The way we talk (2010, In+Out Records), con un quartetto internazionale che coinvolge musicisti europei e statunitensi: Ratko Zjaca alle chitarre, Martin Gjaconovski al basso e Adam Nussbaum alla batteria; e il più recente My Accordion’s Concept (2012, Silta Records), progetto costruito su improvvisazioni radicali per fisarmonica acustica e live electronics, tentativo coraggioso di sovvertire il comune codice espressivo attraverso il suo strumento, tra i più fortemente radicati nella musica cosiddetta riconoscibile.
MORENO CONFICCONI “IL BIONDO”
Originario di Meldola in provincia di Forlì, è un nome di rilievo nel mondo del liscio come cantante, clarinettista, sassofonista nonché come compositore (suoi oltre 400 brani) e arrangiatore. Dopo le prime esperienze musicali con gruppi come Salsubium e Visione Romagnola, quattordicenne inizia a suonare il clarinetto con il gruppo La Linea Calda, debuttando al dancing Tropical di Rimini. Nel 1976 è con l’orchestra di Daniela Rosy, nel 1978 con Bruna Lelli e, nel 1980, fonda una sua prima orchestra, per poi, due anni dopo, crearne un’altra insieme a Franco Bergamini. Nel 1990 entra a fare parte dell’orchestra Raoul Casadei, nella quale per un decennio lavora come “braccio destro” di Raoul, collaborando con artisti quali Elio e le Storie Tese, Tito Puente, Gloria Gaynor, Pitura Freska. Nel 2002 è tra i fondatori dell’Orchestra Grande Evento, insieme a Mauro Ferrara e Fiorenzo Tassinari, formazione che nel 2007 organizza lo spettacolo Tributo a Secondo Casadei in stretta collaborazione con Riccarda Casadei, direttrice delle Edizioni Casadei Sonora e figlia di Secondo. E’ sotto la sua direzione musicale che si realizza l’opera discografica Ballo globale. La musica che fa ballare il mondo, 20 cd e fascicoli editi dalla Hobby&Work, nonché la raccolta La balera, 24 cd prodotti da Halidon. Dal 2007 è direttore artistico del Gatteo Mare Village, per cui compone gli inni Gatto Amico e Gatto Gatteo.
Tra le tante collaborazioni si ricordano quelle con Massimo Bubola, con Pupo e con Paolo Mengoli. Inoltre, con il comico di Zelig Off, Giancarlo Pizzol, è autore e attore nello spettacolo I vitelloni in balera. Nel 2011 è direttore artistico del progetto “Terra Romagna” con cui propone di portare “la Romagna direttamente a casa vostra”, collaborando con artisti romagnoli come il gruppo Khorakhanè. Nello stesso anno, a Gatteo Mare in occasione di “Emilia Romagna mia, il cuore dell’Italia che balla”, si esibisce con l’Orchestra Grande Evento sul palco insieme all’Orchestra Italiana Bagutti, concerto così denominato “il derby” e riproposto in diverse città della regione. Nel 2012 ha promosso il concerto evento “La Romagna per l’Emilia”, finalizzato alla raccolta di fondi per le zone terremotate (per la bocciofila di Massa Finalese di Modena). Sull’emittente Teleromagna conduce Settenote, programma interamente dedicato alla musica da ballo. Appassionato di sport è giocatore nella Nazionale italiana cantanti.
RAOUL CASADEI
Ribattezzato Il Re del Liscio, è nato a Sant’angelo di Gatteo il 15 agosto 1937. Fin da ragazzino Raoul collabora con lo zio Secondo Casadei, scrivendo le più belle canzoni della tradizione romagnola, e unendo poi la professione di maestro elementare (esercitata per 17 anni) ai concerti con lo zio nei fine settimana. L’orchestra prende il nome di “Raoul e Secondo Casadei” e inizia a portare nelle piazze e nei locali la tradizione romagnola a tempo di “Romagna mia. Nel 1972 Raoul prende in mano ufficialmente l’Orchestra, la ringiovanisce e la rinnova scegliendo musicisti e showmen di alto livello. Scrive una canzone che sarà l’inizio della sua grande carriera: “Ciao Mare”. Inventa la formula (e lo slogan) “l’orchestra spettacolo” e la lancia in tutta Italia arrivando in vetta alle classifiche con “Ciao Mare” che diventa una hit. Fra i tanti successi Simpatia, La Mazurka di periferia, La mia gente, Tavola grande, All’osteria, Pronto chi parla?, Ja ja allegria.
Per descrivere il suo genere, Raoul inventa un nuovo termine che è poi entrato a far parte del dizionario italiano: “Liscio”. In quegli anni nasce “La Ca’ del Liscio” il tempio del ballo riconosciuto in tutta Italia.
Dagli anni ’80 si dedica completamente alla parte artistica ed organizzativa e inventa la “Musica Solare”, che parla della Riviera Romagnola, dell’estate, della vacanza e rispecchia la voglia di allegria degli italiani (Simpatici italiani, Tradizioni, La mia gente, la musica solare, E..e..estate, Io ti do l’amore, Mazurkella, E viene sabato e poi domenica – sigla di Domenica In). In questi anni nasce anche “La Nave del Sole”, quartier generale dell’orchestra Casadei a Gatteo Mare.
Negli anni ’90 Raoul come autore si dedica a canzoni di più alto spessore che parlano sempre della sua terra come Romagna capitale, La canzone del Mare, La famiglia, Mamma Romagna, L’amicizia, Tu da Napoli io da Rimini, Periferia. Iniziano le contaminazioni musicali: La terra dei cachi con Elio e le Storie Tese, Com’è bello far l’amore con i Pitura Freska, Il Traballero con il grande Tito Puente. Oggi Raoul ha passato il testimone al figlio Mirko.
MIRKO CASADEI
Nato nel 1972 sotto il segno del leone , come il padre Raoul, dopo il ruolo di animatore sulla Nave del Sole si occupa dell’organizzazione e la produzione dei tour dell’Orchestra Casadei. Dal duemila debutta sul palcoscenico dell’Orchestra Casadei, che diventa la Mirko Casadei Beach Band. Sceglie una nuova linea pop-folk: aggiunge una energica sezione fiati, la fisarmonica diventa ritmica, le chitarre mediterranee si miscelano con quelle hawaiiane, i cori si avvicinano alle atmosfere dei calienti beach party. Il pop-folk che caratterizza la musica Mirko è un genere divertente e genuino che attinge alle radici del folk e si avvicina alla musica pop nei suoni e nel linguaggio.
Ha all’attivo due album: “Doccia Fredda”(2003) e “Do you remambo?” (2008) e la compilation “Discofesta” (2005). Nell’ultimo CD anche due collaborazioni importanti: con Kid Creole and The Coconuts, mito degli anni ’80 e un inedito cantato in spagnolo col gitano Mario Reyes – Gipsy King Family.
Nella primavera 2009 Mirko Casadei in coppia con Dado, il comico di Zelig, canta “Quanti amici su Facebook”, una canzone cabaret firmata Dado che ironizza sul grande fenomeno del social network più diffuso nel mondo. Il tour estivo 2009 intitolato “RICREAZIONE CASADEI” porta nelle piazze italiane una festa esplosiva con lo slogan “Si scrive Casadei e si legge festa” che festeggia gli 80 anni di storia dell’Orchestra Casadei. Con le sorelle Carolina e Mirna gestisce l’azienda di famiglia, la Casadei Produzioni.
GIORGIO BABBINI
Diplomato in Clarinetto col massimo dei voti, in Strumentazione per banda, Composizione, in Musica corale
e Direzione di Coro, da anni svolge con versatilità l’attività di clarinettista, compositore arrangiatore e direttore d’orchestra collaborando in varie formazioni (sinfoniche, cameristiche, jazzistiche e popolari) per teatri come il Manzoni di Bologna, la Fenice di Venezia, il Regio di Parma, il Bonci di Cesena; per festival tra cui quelli di Macerata e di Spoleto; per programmi radio televisivi (Rai, Radio Svizzera Italiana), nonché per rassegne e dirette in streaming.
Ha condiviso il palcoscenico con musicisti quali Stefano Bollani, Gabriele Mirabassi, Cheryl Porter, Fabio Petretti, partecipando anche alla produzione di progetti musicali e discografici per diversi gruppi e musicisti, sia come esecutore, che come arrangiatore e compositore.
È autore di composizioni edite dalla College Music e dalla Warner Chappel, ed ha collaborato per Ricordi alla revisione di opere didattiche.
Nel 2009, su richiesta del Conservatorio di Cesena, ha composto le musiche per la fiaba musicale La storia degli strumenti rubati, realizzata a teatro con lo scopo di far conoscere gli strumenti musicali ai bambini delle scuole. Presentando una tesi sull’indimenticato Henghel Gualdi, nel 2010 si è laureato con lode, sotto la guida di Corrado Giuffredi, con cui ha poi pubblicato il libro Henghel, un angelo del clarinetto, edito dall’Accademia Nazionale del Clarinetto.
Lo scorso 25 marzo, all’interno della stagione 2012/13 del Teatro alla Scala di Milano, è stata eseguita una sua composizione in prima assoluta per la commemorazione di Béla Bartók, nel giorno della nascita.
Dal 1995 a tutt’oggi è docente di Musica d’insieme per strumenti a fiato presso il Conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena.
Biglietti e prevendite
I prezzi dei biglietti variano da €16 a €53, e includono il parcheggio e il guardaroba gratuito, oltre al beneaugurante brindisi di mezzanotte con spumante e panettone.
Sono previsti sconti per gruppi e associazioni chiamando il 329-8490900, oppure andando sul sito www.succiandpartners.com.
Prevendite online e presso le rivendite autorizzate di Ticketone, Liveticket, Ravenna Festival, oppure presso Fidelyus, Proloco Santarcangelo, Rimini Reservation, Music Store a San Marino.
Email: info@succiandpartners.com
Info: 329-8490900
Info: 331-8216102